venerdì 31 ottobre 2008

Sulla festa di Halloween

L'ESORCISTA DELLA SANTA SEDE: HALLOWEEN È UN OSANNA AL DIAVOLO
"Penso che la società italiana stia perdendo il senno, il senso della vita, l'uso della ragione e sia sempre più malata. Festeggiare la festa di Halloween è rendere un osanna al diavolo. Il quale, se adorato, anche soltanto per una notte, pensa di vantare dei diritti sulla persona. Allora non meravigliamoci se il mondo sembra andare a catafascio e se gli studi di psicologi e psichiatri pullulano di bambini insonni, vandali, agitati, e di ragazzi ossessionati e depressi, potenziali suicidi". La condanna è dell'esorcista della Santa Sede, già presidente dell'associazione internazionale degli esorcisti, il modenese padre Gabriele Amorth. I macabri mascheramenti, le invocazioni apparentemente innocue altro non sarebbero, per l'esorcista, che un tributo al principe di questo mondo: il diavolo. "Mi dispiace moltissimo che l'Italia, come il resto d'Europa, si stia allontanando da Gesù il Signore e, addirittura, si metta a omaggiare satana", dice l' esorcista secondo il quale "la festa di Halloween è una sorta di seduta spiritica presentata sotto forma di gioco. L'astuzia del demonio sta proprio qui. Se ci fate caso tutto viene presentato sotto forma ludica, innocente. Anche il peccato non è più peccato al mondo d'oggi. Ma tutto viene camuffato sotto forma di esigenza, libertà o piacere personale. L'uomo - conclude - è diventato il dio di se stesso, esattamente ciò che vuole il demonio". E ricorda che intanto, in molte città italiane, sono state organizzate le “feste della luce”, una vera e propria controffensiva ai festeggiamenti delle tenebre, con canti al Signore e giochi innocenti per bambini.

HALLOWEEN è la «festa più importante dell'anno per i seguaci di Satana»
Halloween è la «festa più importante dell'anno per i seguaci di Satana» uno dei «giorni più magici di tutto il mondo esoterico». È quanto afferma don Oreste Benzi, presidente dell'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, spiegando che lo scopo principale di Halloween «è quello di affermarsi attraverso una mentalità magico-demoniaca, dove la profanazione dei cimiteri, le messe nere, il furto delle ostie, i sacrifici umani e animali, e inoltre la consultazione di maghi, cartomanti, oroscopi e tarocchi si incrementano ed in modo subdolo vogliono sostituirsi alla nostra cultura cristiana». Il servizio antisette occulte della Comunità di don Benzi ha «rilevato una forte percentuale di persone avviate e intrappolate dai poteri dell'occulto proprio attraverso questa festività. Il 16% delle persone avviate all'esoterismo sono state ingaggiate all'interno delle iniziative di Halloween che porta il grave pericolo di adescamento e reclutamento dei ragazzi e dei giovani nel mondo delle sette occulte».
La Comunità di don Benzi chiede «a tutti i cattolici di non aderire a tale iniziativa, perché venga abbattuta l'offensiva del demonio».
Il Tempo lunedì 31 ottobre 2005

La notte delle zucche
Paolo Gulisano e Brid O’Neill, LA NOTTE DELLE ZUCCHE, Editrice Ancora, Milano 2006. Pag. 96 euro 7,00; ISBN 88-514-0392-8

Da qualche anno, ormai, alla fine di ottobre siamo invasi da immagini di zucche, pipistrelli, e altre amenità in stile horror. E’ la festa di “Halloween”, entrata perfino nel mondo della scuola: non pochi sono gli istituti scolastici,dalla scuola primaria a quella superiore, dove gli insegnanti fanno festa insieme ai bambini, tra giochi e disegni.Da più parti, di fronte al crescere di questo fenomeno, si è cominciato a manifestare una certa preoccupazione: c'è chi vede in Halloween un ritorno a forme di "paganesimo", e chi invece un rito folkloristico e consumistico, una specie di innocuo carnevale fuori stagione.Chi ormai più si ricorda, non solo tra i bambini e i giovani e a livello massmediatico popolare, la festività cristiana che Halloween va soppiantando: Ognissanti. Il 1 novembre, quando è ricordato nell'accezione cristiana dai mezzi di comunicazione, è praticamente confuso con la festività dei defunti, che cade in realtà il giorno dopo. Eppure il nome Halloween altro non è che la storpiatura americana del termine - in inglese di Irlanda – All Hollows' Eve: La vigilia di Ognissanti. Questa antichissima festa arrivò negli States insieme agli emigranti irlandesi, e là si radicò, per subire poi, in tempi recenti, una radicale trasformazione. Dagli schermi di Hollywood la moda di Halloween è arrivata così da qualche anno nella vecchia Europa. Per conoscere bene la storia di Halloween, le sue origini, i significati dei simboli e cento altre curiosità è giunto in questi giorni nelle librerie un agile volumetto, scritto a quattro mani da Paolo Gulisano, uno dei più apprezzati esperti di Tolkien, di letteratura fantastica e di mitologia celtica, e da Brid O’Neill, studiosa irlandese di miti e folklore trapiantata negli Stati Uniti. I due autori portano i lettori indietro nei secoli, fino a quella grande festa celebrata sin dai più lontani tempi da parte dei Celti il 1 novembre. Una festa antichissima che ha attraversato i secoli, con usi e costumi che nel tempo si sono ridefiniti ma che hanno conservato lo stesso significato. I due autori ripercorrono il mito e la storia di Halloween, arrivando fino al grande caso letterario e cinematografico degli ultimi anni, quello di Harry Potter, nelle cui storie Halloween ricorre numerosissime volte, segnando - tra l’altro - la data dell’attacco di Voldemort ai genitori di Harry e la loro uccisione. Un libro agile e godibilissimo, quello di Gulisano e la O’Neill, che costituisce una vera e propria guida ad Halloween. Dalle origini precristiane, e più esattamente celtiche, quando il 1 novembre costituiva il capodanno celtico, alla evangelizzazione e alla trasformazione di questa festa, da parte della Chiesa in epoca Carolingia, nella ricorrenza dei Santi e dei defunti, gli autori ci portano fino all’attuale versione secolarizzata e deformata: una deformazione che comincia linguisticamente, facendo sparire quella bella parola irlandese che indica la santità, Hollow. Come è potuto accadere che una tradizione plurisecolare cristiana abbia potuto diventare l'attuale carnevalata in stile horror? Diciamo anzitutto che l’origine del “fenomeno” Halloween è tutta americana: quell'America dove giunsero milioni di emigrati irlandesi con la loro profonda devozione per i santi, un culto oltremodo fastidioso per la cultura dominante di derivazione puritana, che nella sua attuale versione secolarizzata ha deciso di scartare il senso cattolico di Ognissanti, trattenendo nella cosiddetta Halloween l'aspetto lugubre dell'aldilà, con i fantasmi, i morti che si levano dalle tombe, le anime perdute che tormentano quelli che in vita arrecarono loro danno: un aspetto che si tenta di esorcizzare con le maschere e gli scherzi. Dagli schermi di Hollywood e dalle irrequiete città americane la messinscena di Halloween è arrivata così da qualche anno nella vecchia Europa: Ovviamente il vecchio continente non poteva rimanere a lungo senza adottare il nuovo “culto”; così vediamo diffondersi sempre di più da noi Halloween con il suo corteo di articoli più o meno macabri- teschi, scheletri, streghe- che non si propone come una forma di neopaganesimo, non come un culto esoterico, ma semplicemente come una parodia della religiosità cristiana autentica, a fini prevalentemente consumistici: vendere un po' di prodotti carnevaleschi in più, (il cosiddetto merchandising di Halloween) maschere, teschi, zucche, mantelli cappellacci e altro, nonchè spazi pubblicitari nei film dell'orrore mandati sulle reti televisive. Halloween è proposta commercialmente come una festa giovane, divertente, diversa, “trasgressiva”; ci si traveste da fantasma, strega o zombie e si balla nelle feste.T uttavia Halloween non può essere considerata semplicemente un fenomeno commerciale o un secondo Carnevale: è importante conoscere e saper valutare bene le sue radici culturali, e anche le implicazioni esoteriche che sono andate a sovrapporsi e a cavalcare ambiguamente questa ricorrenza. Il 31 ottobre è infatti diventata una data importante per l’esoterismo nei cui testi troviamo queste definizioni: “Torna il Gran Sabba per quattro volte all'anno... Halloween che è forse la festa più cara”; “Samhain è il giorno più "magico" di tutto l'anno, capodanno di tutto il mondo esoterico”; “La festa più importante dell'anno per i seguaci di satana”. Il mondo dell’occulto così lo definisce: “è il giorno più magico dell’anno, è il capodanno di tutto il mondo esoterico”, “è la festa più importante dell’anno per i seguaci di satana”. La data di una importante ricorrenza della cultura celtica prima e di quella cristiana dopo è entrata così a far parte del calendario dell’occultismo. Sono molti i locali che propongono per l’occasione serate a tema esoterico dove, oltre a ballare, è possibile consultare maghi e cartomanti, per l’Oroscopo o la lettura dei Tarocchi. Si approfitta cioè della ricorrenza per avvicinare i giovani alle pratiche magiche e superstiziose e la festa si trasforma in una specie di “ponte” tra i ragazzi e il mondo dell'occultismo. Si mira insomma in vari modi a creare un’atmosfera di simpatia intorno alla magia e all’esoterismo, a farli apparire realtà buone, utili, addirittura divertenti e spingere così a stimolare l’interesse nei loro confronti. L’esoterismo, che oggi viaggia a gonfie vele anche attraverso polpettoni best seller come i codici di Dan Brown, si propone di fatto di dare una spiegazione completa dell’universo, della creazione e di Dio, attraverso una “conoscenza” (gnosi) iniziatica che pretende di completare e superare l’esperienza del reale mediante il possesso di presunte verità occulte. In quest’ottica tutto fa brodo, dalle illazioni su Maria Maddalena fino al revival delle religiosità precristiane, altrimenti definito “neopaganesimo”, un termine pomposo e pretenzioso che nasconde interessi che col senso religioso autentico non hanno nulla a che vedere. Occorre dunque, sostengono gli autori del libro, ritornare al significato autentico di Ognissanti, recuperando il valore autentico del periodo dell'anno dedicato alle persone care che non sono più con noi. L’Halloween attuale porta invece in sè un atteggiamento negativo verso la morte e verso i defunti, come se i morti fossero solo qualcosa di ostile da cui difendersi. Si vuole esorcizzare la morte, facendone la caricatura. La visione giocosa di un Halloween per bambini , che aveva nei bambini i primi interlocutori, sta dunque lasciando il posto ad una mitologia più inquietante?. Questa Halloween ormai quasi totalmente rescissa dalle sue più profonde radici è di fatto solo una delle varie manifestazioni con cui si tenta di sostituire le feste cristiane con feste neopagane e a trasformare i comportamenti dei nostri ragazzi. Gli autori hanno dunque analizzato sinteticamente ma attentamente un fenomeno che forse, per la maggior parte della gente, è una carnevalata priva di significato, una festa del tutto estranea alla nostra cultura e alle nostre tradizioni, ma che rischia di fare concorrenza sleale alle belle feste cristiane del 1° e 2 novembre, e che ha preso piede solo perché attorno alle zucche vi è un grande business che specula su questa festa. Halloween, in ogni caso, non si può ignorare, e ormai fa parte dello scenario dei nostri tempi. Che fare dunque? Combatterla in quanto usanza che cancella le care tradizioni di memoria e di raccoglimento attorno al ricordo dei nostri cari che non sono più di questo mondo, afferma qualcuno, che mina alle radici il principio cristiano della comunione dei Santi, vale a dire del rapporto e della solidarietà di tutti i fedeli in grazia di Dio, viventi o defunti che siano. Educatori e famiglie dovrebbero mobilitarsi contro questa diseducazione del buon gusto, contro questa profanazione del mistero della morte e della vita dopo la morte, ma non è facile andare controcorrente, sfidare le mode imperanti. Non bisogna temere l’Halloween cattivo, sostengono Gulisano e la O’Neill, e per questo bisogna conoscerlo bene. Halloween: in inglese “vigilia di Ognissanti“. Forse la più antica festività dell’Occidente: vale la pena regalarla a ciarlatani ed occultisti?

Totus tuus network, 28 ottobre 2006 Halloween: zucche vuote crescono?
Tra qualche giorno si riaccenderà in modo sempre più frenetico il fenomeno di Halloween, un carnevale con scheletri e zucche, un modo – come sostengono i fans e i guru dell’americanata – per esorcizzare la paura del dolore e della morte, azioni apotropaiche da insegnare ai bambini perché scherzino e si divertano con zucche, streghe con scope, gatti neri e scheletri vari: ridere e scherzare, quindi, per allontanare ciò che è tabù per gli adulti ancor prima che per bambini, ragazzi e giovani. A riguardo vorrei suggerire alcune riflessioni: La notte del 31 ottobre, notte di Halloween, macabro preludio alla festa di tutti i Santi e alla commemorazione dei defunti, è divenuta, nel corso dell’ultimo decennio, un fenomeno commerciale sempre più ampio fino a imporsi come "festa popolare", che coinvolge soprattutto bambini, ragazzi e giovani. L’appuntamento è atteso, purtroppo, non solo da "gente alternativa", ma è sostenuta dagli stessi responsabili in ambienti destinati comunemente all’educazione, quali la scuola, i luoghi pubblici comunali e persino qualche oratorio parrocchiale. Ogni tentativo di ricostruzione storica e di legittimazione teorica di tale ricorrenza, della quale si rivendica l’"antica tradizione celtica", mostra con chiarezza l’esodo della stessa dalla nostra vecchia Europa in direzione dell’America, per ritornare nuovamente qui da noi. Un polpettone di tradizioni celtico-americane, ben farcito di interessi commerciali, che scherza e fa divertire con richiami al dolore e alla morte. L’effetto di tale "tradizione" è di contribuire alla banalizzazione sempre più radicale delle realtà più serie dell’esistenza: il tema dell’eternità, della morte e dell’aldilà. Nel primo atto della Tosca il sagrestano diceva "scherza coi fanti, ma lascia stare i santi", battuta divenuta proverbiale per distinguere con chiarezza quelle realtà ammantate di mistero e rispetto, riconosciute importanti dalla stessa collettività sociale. Ormai, invece, sembra che bastino cinque o sei anni per scalzare una tradizione millenaria connotata dal ricordo spirituale di santi e dall’affetto dei propri cari defunti. In gioco non ci sono solo lo svuotamento della ricorrenza cristiana, bensì l’appiattimento e la banalizzazione collettiva del tema della morte e del dolore umano. Che dire a questo punto? Mi sembra che la natura sempre più affettiva e psicologica della paura della morte cresca, mentre nella nostra società decresce la speranza. Muore un amico o una persona molto cara: chi è capace di scherzarci su? Nessuno, tranne il superficiale e l’insensibile – così pensa ancora la gente –! C’è un giorno all’anno in cui tutti, credenti e no, sensibili e insensibili si recano al Camposanto per visitare i propri morti, per dire una preghiera, per dedicare un attimo ai sentimenti più veri e profondi; l’occasione in cui un’umanità segnata dal tempo, che passa lasciando una traccia profonda. E proprio a ridosso di quel giorno si incoraggiano bambini e giovani a celebrare il suo contrario con Halloween: ma la vita, così, è ridotta a farsa, dove i giorni sono tappe frenetiche del valore di uno zapping televisivo. Qoèlet ricorda che: "C’è un tempo per nascere e un tempo per morire… un tempo per piangere e un tempo per ridere" (Qo 3,2.4) e Qoèlet era un sapiente dell’Antico Testamento che aveva colto le dimensioni plurime e reciprocamente intersecanti della vita, nei suoi vari momenti, donando valore a ciascuno, poiché per ogni cosa c’è il suo tempo opportuno. L’Halloween americano, trangugiato in Italia, è ben lungi dalla sapienza di Qoèlet con il voler sciorinare un minestrone di divertimenti e di "dolcetti-scherzetti" a base di zucche …vuote. Don Silvio Barbaglia - sacerdote, Novara

martedì 30 settembre 2008

La Regola di vita dell'Associazione Sposa di Sion - Premessa

L'Associazione Sposa di Sion costituisce la nostra risposta all'invito che la Vergine Maria rivolge ai credenti e alle loro famiglie di consacrarsi al suo Cuore Immacolato.
Con questo atto di consacrazione intendiamo esprimere la nostra volontà di "uscire da Ur", cioè dal "mondo" nel suo significato giovanneo; ma questa "uscita" non significa estraniarsi dalla società, infatti l'Associazione Sposa di Sion (d'ora innanzi abbreviata in A.S.S. o semplicemente in "Associazione") è intesa come "strumento di servizio" verso gli uomini e le famiglie del nostro tempo.
Scopo dell'Associazione è promuovere la crescita spirituale di persone e Gruppi che desiderino consacrarsi a Dio, al fine di operare per la piena instaurazione del suo Regno, in sintonia con la Chiesa Cattolica.
L'A.S.S. è posta sotto il patrocinio di "Nostra Signora di Sion" e di "San Michele Arcangelo" e i suoi principali obiettivi sono:
- il sostegno spirituale e materiale agli emarginati e ai sofferenti;
- l'accompagnamento spirituale delle famiglie, con una particolare cura per quelle che hanno sperimentato il dramma della separazione;
- il sostegno spirituale a chi ha subito i danni derivanti dall'appartenenza a sette e movimenti esoterici o da esperienze e pratiche occulte;
- la promozione dell'amore per le Sacre Scritture e il desiderio di divulgarle;
- la promozione dell'amore per la Chiesa Cattolica in cui è dispensata la pienezza dei sacramenti di salvezza istituiti da Cristo e grazie alla quale, per mezzo dell'ininterrotta catena dell'imposizione delle mani, risaliamo fino a Gesù Cristo;
- la promozione della conoscenza della persona e dell'opera di Gesù Cristo e di Maria presso Ebrei e Musulmani;
- la promozione della venerazione e dell'amore per Maria, riconoscendo il ruolo che lei occupa nel piano di salvezza di Dio come "Regina del Cielo e della Terra", e per San Michele Arcangelo, espressione della vittoria di Dio sulle forze del male;
- la promozione del dialogo interreligioso e dei valori dell'ecumenismo;
- la promozione della nonviolenza come stile di vita e metodo di risoluzione dei conflitti, al fine di abolire qualsiasi forma di discriminazione e di intolleranza ideologica, culturale e religiosa fra gli uomini e promuovere il valore della dignità umana e del rispetto dei diritti dell'uomo.

Al fine di perseguire tali obiettivi l'Associazione potrà:
- promuovere cammini di crescita spirituale mediante celebrazioni liturgiche, incontri di spiritualità e pellegrinaggi;
- promuovere corsi, conferenze, pubblicazioni e ogni altra forma di comunicazione sui temi indicati;
- formare, tramite corsi di preparazione, persone idonee all'apertura e alla gestione di centri spirituali e Gruppi locali;
- impegnarsi attivamente nel campo del volontariato su tutti i fronti sociali ed umanitari;
- diffondere prodotti ed articoli legati alla vita spirituale dell'Associazione come mezzi di divulgazione del suo messaggio.

venerdì 26 settembre 2008

Mazzo di Rho, 13 luglio 2005 - Messaggio per le famiglie


Cari figli,
io sono la Sposa della famiglia, colei che in questo tempo di angoscia e di buio spirituale porta a voi un messaggio di speranza e di amore. Sono venuta a voi per farvi dono di qualcosa che, se accolto, porterà frutto e glorificherà Dio. Sono venuta in veste di sposa per dare conforto e aiuto alle famiglie minacciate dalle schiere distruttrici di Satana: il loro obiettivo è di distruggere tutto quello che Dio, nel suo grande amore, ha creato e una delle espressioni di Dio è la famiglia.
Ora vi supplico: fermatevi e riflettete! Non continuate a distruggere l’unità della famiglia. Dio, nel suo grande amore, vi esorta ad imitare il suo amore e la sua pazienza. Nei momenti di grande tensione prendete in esame il suo modo di ragionare e applicate il suo metro di misura. Se fate questo quante famiglie verranno risparmiate da questo flagello e quante sofferenze di creature innocenti saranno evitate!
Mi sono manifestata nel corso dei secoli come madre e giustamente lo sono, perché questo è il compito affidatomi da Dio, ma ora mi rivesto di un ruolo che ho già sperimentato: quello di sposa. Conosco questa esperienza umana con tutte le sue ansie e con tutte le sue delusioni, ma ho anche sperimentato l’intervento di Dio e so come la fede in Lui sia la soluzione di tanti problemi apparentemente irrisolvibili.
L’umanità è minacciata da grandi eventi che porteranno sulla terra tempi difficili. Molti dei miei figli cadranno se ora non vengono sorretti e rafforzati. Satana vuole portare l’umanità all’autodistruzione e il suo folle piano prosegue come un vortice e tutto travolge. Tutto viene calpestato dalla sua furia devastatrice, compresa la famiglia. La corsa pazza dell’umanità prosegue fino al punto di non considerare la vita come un dono. L’uomo, nella sua superbia, vuole essere simile al suo Creatore, ma il suo orgoglio lo porterà ad imitare colui che si è opposto a Dio. Dio però, nella sua grande misericordia, tende una mano affinchè, tramite la preghiera e l’Eucarestia, si possa continuare ad avere quell’intendimento spirituale necessario per resistere allo spirito di divisione che opera nel mondo.
Alle famiglie in cui tale spirito si è infiltrato chiedo: perché non riflettete sulla possibilità di trovare una soluzione che piace a Dio? Io posso aiutarvi se voi mi fate entrare nelle vostre case e mi fate sedere alla vostra mensa. Un mezzo efficace per far questo è introdurre nelle vostre famiglie la recita, con fede e riflessione, del Santo Rosario. E’ un mezzo molte volte trascurato, esso è un dono grande che contemporaneamente unisce famiglie di tutto il mondo. Molte famiglie hanno già sperimentato il sapore amaro della divisione! Quante famiglie vivranno situazioni di sconforto e angoscia, quante famiglie spezzate hanno pagato amaramente l’allontanamento dalla fede in Dio! Eppure Dio, nella sua grande misericordia, tende una mano a tutti. Dio parla attraverso la sua Chiesa e la sottomissione ad essa è sottomissione a Dio. La recita del Santo Rosario è concessa a tutti e in essa tutti possono trovare conforto e tutti possono avere una risposta dal nostro Padre misericordioso. Io sono la Sposa della famiglia e passerò in ogni casa dove si recita il Santo Rosario, porterò la benedizione di mio Figlio e tale benedizione non può che portare frutto.
Affidatevi alle preghiere e alla penitenza, sperimentate la grandezza del sacrificio di mio Figlio e nutritevi del suo Corpo e del suo Sangue. Non aspettate che la vostra famiglia sia scossa dallo spirito di divisione, ma ai primi segnali di pericolo affidatevi al mio Cuore e intensificate la preghiera. Siate promotori del Santo Rosario, parlatene con tutti, fatene capire il grande valore perché in esso sono racchiusi tutti gli avvenimenti relativi al piano di salvezza di Dio.
Ora vi esorto: consacrate le vostre famiglie al mio Cuore Immacolato e io vi ricorderò davanti al trono della Santa Trinità. Non abbiate paura: io sono al vostro fianco perché sono vicina a voi. Siate promotori del piano di salvezza di Dio e ricordatevi che le preghiere e le penitenze sono mezzi molto efficaci per far sì che nel vostro cuore non venga seminato nessun seme velenoso. Sia mantenuta la vostra unione libera da pensieri che vogliono giustificare l’infedeltà come qualcosa di poco conto, ma sappiate essere saggi e fuggite le vedute del mondo che sono contro l’insegnamento espresso nelle Sacre Scritture e nell’insegnamento della Chiesa.
Non fatevi ingannare perché Satana può sviarvi, però non può sviare né la Chiesa né tanto meno la Rivelazione. Io continuerò a stare con voi e continuerò ad esortarvi.
Pregate tanto per le vostre famiglie e per il mondo intero, vedrete il potere della preghiera prendere forma nelle vostre famiglie. Io continuerò a rafforzare la famiglia perché è un mezzo per rafforzare la Chiesa di mio Figlio.
Ricordatevi di consacrare le vostre famiglie al mio Cuore Immacolato.

giovedì 25 settembre 2008

Cari figli, io sono la Sposa della famiglia




Dal 10 al 17 luglio 2005 la Parrocchia Santa Croce di Mazzo di Rho, nella periferia ovest di Milano, viveva un’intensa settimana di spiritualità mariana, in collaborazione con la sezione italiana dell’Apostolato Mondiale di Fatima, ospitando nella Chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice una delle statue pellegrine della Madonna del Santuario di Fatima.
Fin dal primo mattino un via vai continuo di fedeli animava le giornate di preghiera alla Madre di Gesù.

E’ questo il contesto in cui hanno cominciato a prendere corpo i messaggi che la Vergine Maria, “Sposa della famiglia”, ha voluto comunicare ad un suo figlio devoto perché fossero trasmessi ai sacerdoti della città di Rho e, da qui, a tutta la Chiesa.
I 15 messaggi di questa raccolta sono riportati in ordine cronologico.
Alcuni di essi sono indirizzati a precise comunità locali: Rho, Poggibonsi…; altri sono destinati a particolari gruppi religiosi o sociali: le comunità dei Figli di Abramo (ebrei, cristiani, musulmani), le donne costrette a prostituirsi, le famiglie, i sacerdoti… ma in entrambi i casi, si tratta di messaggi di valore universale.
La Chiesa locale, fin dall’inizio direttamente coinvolta, segue con attenzione l’evolversi degli avvenimenti.

Intanto, fin dai primi mesi del 2005, la Madre di Gesù preparava la nascita di un’Associazione di fedeli a Lei dedicata per promuovere la divulgazione dei messaggi e la proposta di una particolare forma di consacrazione al suo Cuore Immacolato, intesa come cammino di santità popolare.
Per questa ragione l’8 gennaio 2006 a Rho, presso il centro ecclesiale di Casa Magnaghi, è stata pubblicamente inaugurata l’Associazione Petra, oggi denominata Associazione Sposa di Sion, di cui pubblichiamo in allegato la “Regola di vita”.

Siamo convinti che la presenza di Maria a Mazzo di Rho, come del resto anche in altri luoghi del mondo, è un’espressione del grande amore di Dio che, attraverso questa Donna straordinaria, non cessa di venire in aiuto ai suoi figli per indicare in ciascuno di noi la strada da percorrere.

L’Associazione Sposa di Sion